Vorrei dire tante cose sulla mia esperienza di teatro insieme alle persone con disabilità, ma credo che non riuscirei ad esprimermi come vorrei. Le emozioni che provo ogni volta sono tante e spesso me le riporto a casa insieme a pensieri ed impressioni sempre nuovi. Di certo mi ritrovo arricchita dopo quasi dieci anni di laboratorio di teatro creativo con loro e di altrettanti spettacoli rappresentati in teatri e piazze diverse. I momenti più interessanti, per certi aspetti, sono quelli in cui, nella prima fase del lavoro teatrale, ci sediamo in cerchio e iniziamo a raccontare e a raccontarci e poi, piano piano, nel corso dei mesi, senza accorgercene, ci avviciniamo al soggetto e alla storia che rappresenteremo. Non c’è mai nulla di uguale o di scontato. Ogni storia è nuova e diversa ed è lì che ci aspetta per essere scoperta, incontrata e condivisa con un pubblico attento che sa vedere oltre i gesti e le parole, a volte semplici, che vengono messi in scena.
Elementi spesso presenti sono la risata, il divertimento puro, il gioco, il piacere di stare con gli altri e la leggerezza, quella che ci permette di stare per un po’ anche su situazioni difficili, dolorose, tristi. Insieme, in un contesto amicale, ludico e rassicurante, è più facile esprimere emozioni, desideri, aspetti di sé che possono essere trasformati in qualcosa di nuovo e che ci aiutano a stare meglio, a sentirci riconosciuti e parte di un’unica nuova storia.
Ho, tra i ricordi, i volti e gli sguardi di tante persone, alcune non ci sono più, ma restano scolpiti nella mia memoria la loro sofferenza, il loro allontanarsi da tutto e tutti, ma anche il loro bisogno di affetto, di vicinanza, di rassicurazione, di ritrovare un posto nella società, una casa, un lavoro, una famiglia, un amore, se stessi.
Il teatro, per un po’, crea come una magia. Ridona la capacità di inventare, di trasformarsi, di occupare e vivere storie diverse, di rendersi protagonisti di un cambiamento, anche piccolo, di dare voce e corpo a qualcosa che si annida nel proprio cuore senza rischiare nulla, perché c’è un gruppo che contiene e che gioca insieme a lui o lei.
Gli spettacoli messi in scena, con i relativi laboratori di teatro creativo, a partire dai miei testi teatrali:
- Viaggiatori nel tempo, presso centro diurno (2013)
- L’amore mi piace, mi piace, presso centro diurno (2014)
- I miei amici carissimi, presso centro diurno (2015)
- Family Way, presso centro diurno (2016)
- Sibillini nel cuore, presso centro diurno (2017)
- Viaggio nello spazio, presso struttura sanitaria protetta (2017)
- Hansel e Gretel, mamma e papà, presso centro diurno (2018)
- Anche a Jad Island nevica, presso struttura sanitaria protetta, (2018)
- Fabrizio secondo noi, presso centro diurno (2019)
- Guerrin Meschino, presso centro diurno (2020)
- Angeli senza ali, presso centro diurno e gruppo teatrale (2022)
- Il baule nella soffitta (2023)
- “Che tempi ragazzi!” spettacolo presso centro diurno per disabili, 2024
Foto di ©Michele Massa